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Kabab Ristorante Persiano - Tomba di Nerone

Cucina iraniana dai sapori speziati, ma senza eccessi. Il menù prevede le migliori specialità persiane: donner kabab, baghali polo con stinco, tanchin con pollo, kubideh, soltani, giunge polo con riso, e tanto altro. Disponibile anche il menù take away.

Ambiente confortevole e caratteristico, con decori tipici.

"Piatto misto Donner e Kubideh"

Kabab è il primo ristorante persiano aperto a Roma nel 1986 da Hossein Parpinchee, originario di Teheran e arrivato a Roma nel 1970.

Per chi non lo sapesse, la cucina iraniana è molto antica ed è basata su piatti composti di carne (in prevalenza) o di pesce, accompagnati da riso e verdure.

Si tratta spesso di carni grigliate o di stufati di carne conditi con frutta secca, spezie ed erbe aromatiche. Non mancano le minestre, gli antipasti, e diversi tipi di dolci.

La cucina fa largo uso di spezie, di zafferano, di pistacchi, di sformati e torte salate, e di frutta. Quindi una lunga serie di salse che si consumano con il pane non lievitato e si accompagnano quasi ad ogni portata.


Kabab si trova in Via di Grottarossa n. 52. È generalmente aperto per pranzo (dalle 12.30 alle 15.00) dal martedì alla domenica, e per cena (dalle 19.30 alle 23.00) tutti i giorni. Si può riservare un tavolo chiamando il n. 06.30310231.

Attualmente, a causa delle ultime restrizioni governative dovute all'emergenza sanitaria, il locale è aperto solo per pranzo; mentre dalle 18.00 alle 22.00 offre asporto e consegna a domicilio tramite Deliveroo e Gloovo.

Su Tripadvisor Kabab ha ottenuto il punteggio di 4,5 su 5 con 351 recensioni, così classificandosi al n. 780 di 10.137 ristoranti in Roma (al momento in cui scriviamo: 10/12/2020).

Gli utenti hanno apprezzato in particolare l'autenticità della cucina; il rispetto della tradizione; la qualità delle pietanze, in particolare della carne; la vasta scelta del menù; le porzioni abbondanti; l'ambiente suggestivo; il garbo e la cortesia del proprietario; infine, il servizio competente e celere.

Come sempre non manca chi si aspettava qualcosa in più; chi ha lamentato la poca scelta degli antipasti; chi il fatto che molti piatti siano disponibili solo su ordinazione; chi prezzi più alti della media.


Ma veniamo, come sempre, alla nostra esperienza.

Siamo stati da Kabab per pranzo, di sabato. Il parcheggio nella zona del locale è abbastanza difficoltoso ma, come noto ai clienti abituali del ristorante, vi consigliamo di lasciare la macchina al parcheggio dell’ufficio postale che si trova nella stessa via del locale - a circa 50 metri da Kabab - e che è sempre aperto.


Il locale è molto carino, tipicamente orientale, curato, caldo e accogliente.

È anche molto frequentato e, in proposito, abbiamo notato una clientela abituale, fatta anche di Medio-orientali, il che promette sempre bene quando si tratta di cucine diverse da quella italiana.

Kabab dispone di un'unica sala in grado di accogliere una trentina di persone; i tavoli e le sedie sono in legno e presentano decori iraniani, e una mise en place semplice e adeguata al contesto.

L'atmosfera è suggestiva e riscaldata da una musica di sottofondo tipicamente asiatica.

Potete ritenerlo adatto per un pranzo o una cena informale di coppia, tra amici o colleghi, che sappiano apprezzare i sapori tipici delle cucine orientali.

Il menù di Kabab si divide in tre sezioni: antipasti (ad es. il cotlet: frittella di patate, carne, uova, zafferano, e cannella - 2,50); piatti unici (ad es. kabab barg: spiedino di filetto di manzo cotto sulla brace con riso e insalata - 16 euro; donner kabab: carne di vitella cotta sul tipico girarrosto verticale, con riso o insalata - 15 euro; zereshk polo: riso, zafferano, ribes e mandorle servito con pollo - 16 euro) e alcuni piatti su ordinazione (baghali polo: riso con fave e aneto, con stinco di agnello - 18 euro; ghormeh sabzi: sugo fatto di verdure persiane, fagioli rossi, spinaci, lime secco, spezzatino di vitello, servito con riso bianco - 17 euro).

Da bere potete scegliere tra una piccola selezione di vini rossi e bianchi che non superano i 20 euro, disponibili in versione da 25, 50, 250, 350 o 750 ml; la tipica bevanda persiana chiamata dough, e le bevande gassate.


Prima di recarvi al ristorante vi consigliamo di dare uno sguardo al menù sul sito del locale, perché, come vi abbiamo accennato, ci sono diversi piatti interessanti che vanno ordinati e non si possono avere sul momento.

Noi abbiamo ordinato i piatti più conosciuti della cucina iraniana: per antipasti il kufteh (3,50 euro), lo yogurt mast (3 euro) e la focaccia (3 euro); come piatti principali il fesenguin (17 euro) e il piatto misto donner e kubideh (16 euro). Per dessert il gelato alle rose (4 euro) e il baghlavà (5 euro).

Da bere, acqua naturale e la tipica bevanda iraniana (dough) composta da acqua frizzante, yogurt, sale e mentuccia persiana. A noi è piaciuta e ve la consigliamo.


Il nostro pranzo è dunque iniziato con il kufteh, accompagnato dallo yogurt mast e dalla focaccia.

Il kufteh (3,50 euro) è una polpetta di carne aromatizzata con erbe persiane, condita con sugo di pomodoro e accompagnata da riso bianco basmati.

Molto buona, la carne è tenerissima e il condimento è generoso. Ve la consigliamo.

Lo yogurt mast (3 euro) è per l'appunto una crema di yogurt con aglio, sale e mentuccia persiana, utilizzata, insieme alla focaccia (3 euro) - bassa, schiacciata, lievitata e cotta in dischi sferici, che ricorda la nostra piadina - per accompagnare la maggior parte dei piatti iraniani.

A seguire, come piatti principali, sono arrivati in tavola il fesenguin (17 euro) e il piatto misto donner e kubideh (16 euro).

Il fesenguin era disponibile in occasione della nostra visita nonostante sia indicato tra i piatti del menù che vanno ordinati. Si tratta di uno spezzatino di pollo condito con un sugo fatto con melograno, noci, carote e zucchero, accompagnato da riso bianco.

Il piatto misto donner e kubideh è il cosiddetto kebab, un misto di carne di vitella e carne di manzo macinata, anch'esso servito con del riso bianco.

Sono due piatti molto buoni. La carne è tenerissima e le spezie con le quali è condita sono molto equilibrate. Il fesenguin si differenzia dall'altra portata per un gusto più agrodolce.

Il peperoncino è presente in entrambi i piatti, ma si percepisce poco.

Considerando il tipo di cucina, i sapori proposti sono piuttosto delicati.

Del resto, il segreto della cucina del titolare, Hossein, è proprio quello di evitare di speziare troppo la carne, così come gli è stato insegnato dal padre, anch'egli ristoratore in Iran.

"Piatto misto Donner e Kubideh"

Per dolce, abbiamo provato entrambe le proposte del menù, dal momento che la pasticceria siriana merita l'assaggio.

Il baghlavà (5 euro) è una pasta sfoglia con frutta secca, miele e acqua di rose; mentre il gelato alle rose (4 euro) è a base di crema con acqua di rose, zafferano e pistacchi.

Ci hanno consigliato di mangiarli insieme e in effetti l'accostamento è perfetto.

A noi sono piaciuti molto e riteniamo che valga la pena provare il dessert, soprattutto se siete amanti dei dolci, visto che la pasticceria siriana è elaborata e spesso accostata a quella francese e italiana.

Tenete però presente che il sapore dell'acqua di rose è particolare e si percepisce nettamente; potrebbe non piacere a tutti. Bisogna essere aperti a sapori nuovi.

Il servizio di Kabab è molto cordiale e accogliente, e il proprietario Hossein è una persona squisita e competente. In merito alla composizione dei piatti, il personale è solito spiegare qualcosa, ma questo aspetto si potrebbe decisamente migliorare, rendendo così più affascinante il pasto. Il nostro pranzo è iniziato alle 13.20 ed è terminato alle 15.00.

La zona del ristorante non consente passeggiate a fine pasto. Per proseguire il pomeriggio o la serata in compagnia bisogna spostarsi con la macchina.


Veniamo, infine, al conto.

Per una porzione di kufteh (3,50 euro); una di mast (3 euro); una focaccia (3 euro); una porzione di fesenguin (17 euro); un piatto misto donner e kubideh (16 euro); un gelato alle rose (4 euro); un baghlavà (5 euro); acqua naturale da 0,75 l e la bevanda persiana dough (0,25 l) abbiamo speso 56,50 euro in due, e, dunque, 28,25 euro a persona.


In conclusione, vi consigliamo questo ristorante se avete voglia di provare una cucina diversa da quella italiana, che sia speziata come da consuetudine orientale, ma allo stesso tempo connotata da sapori piuttosto delicati. Proprio per questo, non è male per un primo approccio alla cucina asiatica, prima di avventurarsi alla scoperta di altri mondi dai sapori più intensi, come quello indiano o vietnamita.


Buon appetito ... e ricordatevi di taggare @ceniamofuori sui social per condividere con noi le vostre esperienze e segnalarci i piatti che avete preferito!

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I prezzi delle portate o dei menù che indichiamo, i giorni, gli orari di apertura e chiusura dei locali, i numeri telefonici e le classifiche di Tripadvisor possono subire variazioni poiché sono tutti rilevati nel momento in cui scriviamo.

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