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Colline Emiliane - Centro

Segnalato dalla Guida Michelin, Colline Emiliane propone la cucina emiliana tradizionale all'insegna di salumi, pasta fresca tirata a mano e secondi di carne ricchi di sapore. La sua cucina, gustosa e abbondante, conquista ogni palato.

"Tortellini in Brodo"

Colline Emiliane si trova in Via degli Avignonesi n. 22, nel cuore di Roma, a due passi dalla fermata metro Barberini. Si tratta di un ristorante segnalato dalla Guida Michelin 2019 che propone, nel panorama romano, un'ottima cucina emiliana. I suoi protagonisti indiscussi sono la pasta tirata a mano come una volta, e altri gustosissimi piatti tipici della tradizione. Che la pasta sia davvero tirata col mattarello ne avrete certezza, non solo quando la gusterete, ma anche entrando nel locale, dove troverete, nel laboratorio a vista, il personale femminile in azione. Un belvedere che la dice lunga.

Colline Emiliane è aperto tutti i giorni, a pranzo e a cena, tranne la domenica sera e il lunedì. Il ristorante è molto frequentato, da turisti, romani e habitué, per cui vi consigliamo di prenotare con quattro/cinque giorni di anticipo, soprattutto se volete andarci per cena.

Potete riservare un tavolo chiamando il n. 06.4817535. Per la cena, tenete presente che dovrete scegliere tra la fascia oraria delle 19.30 e quella delle 21.15. È ovvio che se volete avere tempo per cenare con calma, conviene scegliere il secondo turno.


Su Tripadvisor, Colline Emiliane ha ottenuto il punteggio di 4,5 su 5 con 1.653 recensioni, così classificandosi al n. 155 di 10.528 ristoranti in Roma (al momento in cui scriviamo, 17 marzo 2019). Gli utenti hanno apprezzato in particolare la pasta tirata a mano, i piatti tipici emiliani, i sapori decisi, il personale cordiale e il servizio veloce. Alcuni utenti - ma costituiscono la minoranza - si sono lamentati dei prezzi alti, del sistema di prenotazione che prevede le fasce orarie e della cucina da cui si aspettavano qualcosa in più.


Ma veniamo alla nostra esperienza. Siamo stati da Colline Emiliane di sabato a pranzo e, nonostante ciò, il locale era pieno. Il parcheggio in zona è difficoltoso. È inutile avventurarsi nella via del ristorante perché è stretta e non si può parcheggiare, a meno che non decidiate di lasciare la macchina nel garage poco prima del locale, che vi segnaliamo in caso di difficoltà. Noi abbiamo parcheggiato la nostra macchina in Piazza San Bernardo, distante circa 10 minuti a piedi.


Siamo entrati nel locale puntualissimi, alle 13.00, e ci hanno fatto subito accomodare nella sala in fondo al ristorante; ce ne sono due in tutto, che accolgono circa 45 coperti. L'ambiente di Colline Emiliane è caldo, elegante e curato, mentre l'atmosfera è accogliente e non troppo formale. La mise en place è semplice e adeguata all'ambiente. Potete considerare questo ristorante adatto per qualsiasi occasione.

Il menù di Colline Emiliane è ovviamente incentrato sulle specialità emiliane. La scelta è ampia e per darvi un'idea più che concreta delle varie proposte, vi segnaliamo che per antipasti troverete: culatello di Zibello DOP (15 euro); mortadella di Bologna IGP (7 euro); prosciutto di Langhirano DOP (10 euro); coppa di Piacenza DOP (8 euro); salame di Felino IGP (8 euro); squacquerone (8 euro); spalla di San Secondo (12 euro); Parmigiano Reggiano DOP stagionatura 36 mesi (10 euro) e antipasto delle Colline Emiliane per due persone - che comprende una selezione degli antipasti precedenti (26 euro). Tutti gli antipasti sono accompagnati dalle streghe, versione al forno dello "gnocco fritto". Simili ai cracker, ma molto più appetitosi.

Come primi: tortellini, quadrucci o passatelli in brodo (15, 10 e 14 euro); tagliolini con culatello (15 euro); tagliatelle alla bolognese (15 euro); tortelloni di ricotta e spinaci (15 euro); triangoli di ricotta, bieta e salsiccia (15 euro); e tortelli di zucca (15 euro).

Per secondi: giambonetto di vitella con purea (18 euro); manzo bollito con salsa verde (15 euro); bolliti misti con salsa verde (22 euro); cotoletta di vitella alla bolognese con purea (17 euro); brasato di manzo con cipolline in agrodolce (18 euro); petto di anatra all'arancia con purea (18 euro); fegato alla veneta con purea (18 euro); polpette di manzo fritte con purea (16 euro); vitella arrosto con patate saltate (17 euro) e roast-beef con purea (18 euro).

Da bere, vi segnaliamo una carta dei vini varia e ricercata, con etichette di tutti i prezzi.


Nonostante l'imbarazzo della scelta, noi abbiamo ordinato tortellini in brodo; tagliolini con culatello; bolliti misti con salsa verde; giambonetto di vitella con purea; un tiramisù e una fetta di torta Engadina.

Da bere, non potevamo non ordinare una bottiglia di Lambrusco, Cavicchioli U. & Figli, Vigna del Cristo (1987 - 2017), vendemmia del 2017, e una bottiglia di acqua Nepi.

Se volete seguire le nostre scelte, sappiate che questo menù è impegnativo; se arrivate affamati ce la farete a terminare i nostri piatti, ma sappiate che le porzioni sono abbondanti e che ci siamo alzati da tavola davvero pieni.


Dopo pochi minuti dall'ordinazione, ci sono stati serviti i tortellini in brodo e i tagliolini con culatello. Ne siamo rimasti davvero soddisfatti. Per i tortellini abbiamo una vera e propria passione e quelli di Colline Emiliane ci sono piaciuti molto. Gustosi, ben realizzati e ben tirati a mano, con un ripieno ottimo. Anche il brodo di gallina è molto buono e si sposa benissimo col parmigiano grattugiato 24 mesi che portano in tavola.


I tagliolini non sono stati da meno, ci hanno convinto: piatto semplice, ma saporito al punto giusto, vengono realizzati con olio, culatello e vino bianco. Si può anche tentare di riproporre la ricetta in casa, ma sul tagliolino bisogna alzare le mani. La pasta fresca fatta ad arte è altra cosa.

A seguire, ci hanno servito i bolliti misti con salsa verde, un cestino di pane del forno Bonci e il giambonetto di vitella con purea. Quest'ultimo, a Roma, lo trovate solo in questo ristorante, ed è assolutamente da provare. Si tratta del polpaccio del vitello brasato, cotto per diverse ore nel latte. La carne è morbidissima, tanto da tagliarsi con la forchetta e il sapore è squisito, come la purea che lo accompagna, che è fatta molto bene. Se tanto ci da tanto, siamo curiosi di provare il brasato di manzo con le cipolline e una loro specialità invernale, il cotechino, grande assente del bollito misto quando terminano le scorte.

"Giambonetto di Vitella con Purea"

I bolliti misti comprendono la testina, il manzo, la lingua e la gallina. La carne di quest'ultima rimane più secca rispetto alle altre che sono morbidissime, come naturale che sia. Le carni vengono accompagnate con la tipica salsa verde e la mostarda Lazzaris, un prodotto culinario molto diffuso in Italia settentrionale, realizzata con frutta, zucchero ed essenza di senape che la rende molto "piccante". Nella nostra ciotola abbiamo trovato la pera, il mandarino, il cedro e la ciliegia. Noi apprezziamo la mostarda da sempre, ma riconosciamo che potrebbe non piacere a tutti. Assaggiatene prima un pezzettino per rendervi conto del sapore e della piccantezza.

La salsa verde è invece realizzata con ben nove ingredienti tra cui il prezzemolo, la cipolla e i sottaceti; il resto fa parte dei segreti della cucina. Quel che non troverete, però, è l'aglio, presente solo nella salsa verde piemontese. Spalmatela generosamente sulla carne, ci si sposa benissimo.

Nonostante poi le streghe (le sfoglie croccanti prima citate) non vengano servite con i secondi, ma con gli antipasti, ce ne hanno portate due per assaggiarle, su nostra esplicita richiesta.

"Manzo, Lingua, Testina e Gallina"
"Bolliti Misti"

Il nostro pranzo è terminato con i due dolci, seguiti da un buon caffè Illy.

Iniziamo col dirvi che la torta Engadina è uno dei dessert più buoni da noi mangiati ultimamente. Si tratta di un dolce a base di pasta frolla e noci caramellate, accompagnato (in questo caso) da una pralina di gelato fatto in casa con le bacche di vaniglia. Se la trovate provatela, perché merita. Ottimo anche il tiramisù, "cremoso" come piace a noi.

Nonostante fossimo più che sazi, abbiamo mangiato questi due dessert ancora con appetito.

"Torta Engadina"

Il servizio di Colline Emiliane ci ha colpito molto. Il personale, proprietario compreso, si distingue per passione e genuina cortesia. Con discrezione, ci hanno fatto sentire ospiti ben graditi. E che il servizio sia affabile, gentile e disponibile lo si avverte sin dalla prenotazione del tavolo. I piatti poi, vengono ben presentati e spiegati, talvolta anche con qualche piacevole racconto da parte del titolare. Ringraziamo in particolare Alessia che ci ha servito con cordialità e professionalità. Non c'è dubbio, ci sanno fare.

Come ultima indicazione possiamo dirvi che le portate vengono servite con una certa rapidità; il nostro pranzo è infatti iniziato alle 13.00 ed è terminato alle 14.53. Il che può essere comodo se si ha intenzione di fare una bella passeggiata in centro o se, ad esempio, si ha in programma uno spettacolo pomeridiano al Teatro Sistina.


Veniamo, infine, al conto. Per una porzione di tortellini in brodo; un piatto di tagliolini con culatello; una porzione di bolliti misti con salsa verde e mostarda; una porzione di giambonetto di vitella con purea; un tiramisù; una fetta di torta Engadina; due caffè; una bottiglia di Lambrusco (18 euro) e un litro di acqua Nepi, abbiamo speso 113,50 euro in due, dunque 56,75 euro a persona. Il prezzo è medio-alto, ma bisogna anche considerare la zona del locale e il fatto di non esserci risparmiati nell'ordinazione, con ben due primi, due secondi e due dolci. Il che fa lievitare il prezzo di qualsiasi ristorante.

In conclusione, siamo lieti di consigliarvi Colline Emiliane per assaporare, pur rimanendo a Roma, un'ottima cucina emiliana, i cui piatti vi conquisteranno.


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I prezzi delle portate o dei menù che indichiamo, i giorni, gli orari di apertura e chiusura dei locali, i numeri telefonici e le classifiche di Tripadvisor possono subire variazioni poiché sono tutti rilevati nel momento in cui scriviamo.

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